NEW YORK – Hanno lavorato giorno e notte, tutto il fine settimana. Per centinaia di banchieri e trader e' stato il fine settimana che ha cambiato la Wall Street che conoscevano da anni: le banche li hanno mobilitati, richiamandoli nei loro uffici e alle loro scrivanie, per verificare l'esposizione al tracollo di Lehman Brothers e alle prevedibili scosse sui mercati a partire da questa mattina. Per fare i conti con derivati e altri sofisticati prodotti che potrebbero essere travolti all'apertura delle piazze finanziarie. E il New York Stock Exchange, la Borsa newyorchese, non ha perso tempo nel mettere a punto piani d'emergenza per riassegnare i 200 titoli "blue chip" che abitualmente erano trattati dagli "specialist" di Lehman. Quegli specialist che hanno l'incarico di gestire la contrattazione dei titoli sul "floor" della Borsa.
Nel turbinio di riunioni affollate, discussioni concitate e iniziative frenetiche per correre ai ripari da perdite, il clima in vista dell'apertura della piazza americana e' stato dominato dalla tensione. I future pronosticano un forte ribasso del mercato, almeno in apertura. E al centro dell'attenzione, ancora una volta, i martoriati titoli del settore finanziario: l'indice settoriale di Dow Jones e' gia' in calo del 30% negli ultimo dodici mesi. "Sembra che sara' brutta nelle prossime ore", ha detto Andrew Brenner, della MF Global. Di simili parere John Kosar, analista della Asbuty Research: "Gli investitori sembrano pronti al peggio". Davanti a se', molti operatori devono fare i conti con la paura di nuove grandi ristrutturazioni a Wall Street, dove svaniscono due grandi firme qali Lehman Brothers e Merrill Lynch dopo Bear Stearns e con loro probabilmente schiere di posti di lavoro.Piu' immediaamente, di sicuro, i trader sono e resteranno impegnati a sbarazzarsi di titoli legati a Lehman e a proteggersi da terremoti ogni asset che potrebbe cedere terreno durante la nuova bufera che si prepara.
